Paolo Rovelli mi manda questo messaggio:
fai partire un poll con le seguenti opzioni:
a) battiamo tutti la fiacca
b) siamo (quasi) tutti in vacanza
c) dopo l'entusiasmo iniziale...
... che tristezza. mi mancate.
Ha ragione perché anche se è vero che c'è aria di vacanze e anch'io con la mia Dani e il trike ce ne andiamo a spasso per l'Europa da lunedì o martedì, la questione di questo spazio di riflessione va ben al di là della questione vacanze.
Che dire? Vi posso solo passare sottobanco o in anteprima alcune riflessioni che ovviamente mi stanno molto a cuore e che saranno pubblicate sull'imminente prossimo numero della rivista Caritas Insieme appunto sul FORUM. Un grazie di cuore a quei pochi, come Paolo, che contribuiscono a questo sforzo impari per aprire davvero nuovi spazi di riflessione. E buone vacanze a chi le fa.
Dalla rivista Caritas Insieme n.3 "004
IL FORUM È ONLINE: http://forum.caritas-ticino.ch
Uno spazio virtuale di incontro, di comunicazione e di approfondimento per una Caritas Ticino che guarda al futuro
Di Roby Noris
In aprile sul sito internet di Caritas Ticino è nato un FORUM di discussione. Ma cosa è un forum online? Per coloro che non navigano su internet o usano poco la rete ecco nel riquadro alcune note esplicative che si leggono entrandovi per la prima volta. Si tratta di un luogo virtuale di discussione suddiviso per argomenti che in parte vengono gestiti da chi organizza il forum ma in buona parte sono il risultato dell’interazione dei visitatori del forum. Una serie di categorie e sottocategorie di base ospitano messaggi che possono spaziare ampiamente per tematica, obiettivo, lunghezza, stile e modalità. Si può esternare sentimenti e impressioni improvvise o proporre approfondimenti ricercati. Si può esprimere il proprio assenso con un monosillabo o rilanciare l’argomento con un nuovo angolo di osservazione, ci si può divertire o approfondire tematiche serissime. Evidentemente bisogna avere un computer in rete e accenderlo spesso o averlo sempre acceso, poi a intervalli entrare a fare una velocissima visita nel forum per vedere se ci sono nuovi interventi come con la posta elettronica, oppure entrandoci quando si ha qualcosa da scrivere per comunicarlo ai frequentatori del forum.
Ma perché un forum di Caritas Ticino? La cosa non nasce da una trovata di marketing, ma da alcune profonde convinzioni sulle dinamiche della comunicazione di massa che si stagliano all’orizzonte, con cui faremo i conti fra qualche anno anche noi.
Meno carta e più elettronica
La prima è che la comunicazione su carta non avendo più il primato assoluto quanto al mezzo tecnico, diventerà sempre più una scelta che si dovrà fare in alternativa ad altro; questo credo determinerà da una parte il consolidarsi sempre più di alcune forme irrinunciabili come ad esempio certi libri che oltre ad essere un veicolo di comunicazione sono anche oggetti con cui si stabilisce una relazione quasi indipendente dai messaggi ivi contenuti, ma dall’altra la diminuzione di interesse per diverse forme di comunicazione su supporto cartaceo che saranno sostituite da modalità alternative come quella elettronica.
La pigrizia del comunicare
L’altra convinzione da cui nasce il forum è che l’interattività o la passività nella comunicazione dipende solo in parte dalla pigrizia personale e collettiva ma anche dai mezzi a disposizione che possono aiutare a lanciarsi nella comunicazione o a bloccarla irrimediabilmente. Credo che lo sviluppo degli SMS (messaggini telefonici) o l’uso specifico della posta elettronica (non solo come alternativa postale tradizionale) in larghe fasce della popolazione terrestre negli ultimi anni chiarisca l’idea: non è nemmeno lontanamente paragonabile la quantità di questi messaggi con quella dei messaggi tradizionali (lettere e telefonate) che le stesse persone avrebbero inviato anche solo cinque anni fa. Se quindi si dispone di un mezzo di facile accesso che non chiede un impegno particolare, si è molto più disponibili a entrare in comunicazione anche con chi non possiamo incontrare di persona. Un SMS abbreviato e scritto col dizionario automatico, è approssimativo e sommario ma accettabilissimo da tutti; quando lo scriviamo il nostro investimento è minimo, e questo vale anche per la posta elettronica dove non ci preoccupiamo più dell’impostazione grafica, dell’intestazione e dei preamboli, delle conclusioni e dei saluti e dove anche l’espressione del contenuto centrale ci preoccupa molto meno perché è accettata anche una forma più sbrigativa e grossolana di quanto ci si permetta in una lettera di carta. Non è evidentemente vietato scrivere in modo ricercato e forbito ma non è obbligatorio e questo ci permette di scegliere e talvolta di non rinunciare a comunicare anche se abbiamo pochissimo tempo o non ci sentiamo in fase creativa.
Risposte solo online
Altra convinzione in fine è quella che essere in rete per lavorare, divertirsi, imparare, comunicare e curiosare sarà sempre più un fatto acquisito e non qualcosa che fanno quelli che amano la tecnologia. Abbiamo ancora delle “interfacce” troppo complicate che richiedono fatica e un certo impegno per un uso corrente della rete, ma se avessimo ad esempio canali televisivi e rete internet sugli schermi televisivi casalinghi con comandi base come un televisore e un tastierino da cellulare o meglio ancora comandi vocali, probabilmente essere in rete sarebbe una scelta tanto quanto quella di avere o meno il telefono e la TV. Siamo ancora lontani da questi scenari – meno di quanto si creda - e a seconda degli ambienti che frequentiamo possiamo anche non essercene accorti, ma in rete oggi c’è proprio tutto e fra non molto anche molte informazioni di uso quotidiano non saranno più “anche” in rete ma “solo” in rete.
Un pensiero che nasce dal lavoro
Il forum nasce quindi su questo sfondo di considerazioni sui cambiamenti nell’universo della comunicazione di massa, partendo da un’idea che sempre più mi sembra valga la pena di ripetere riguardo a Caritas Ticino: ciò che conta di più non sono i progetti, i servizi e le attività che realizziamo ma il pensiero che da questo lavoro si rielabora continuamente in termini di metodo di intervento sociale, modalità di lotta alla povertà nel solco della dottrina sociale della chiesa, modelli di sviluppo economico-sociale. Possono sembrare pretese altisonanti ma sono solo il tentativo di tradurre una ricchezza straordinaria di esperienze in pensiero sociale che può diventare oggetto di scambio dialettico con la possibilità di rinnovarsi continuamente.
Sognando di abbattere muri virtuali
Il forum naturalmente propone ed è aperto a un ventaglio molto ampio di temi, ma ciò che più ci sta a cuore è tutto quello che gira intorno alle grosse questioni dell’esistenza e dell’organizzazione umana o in termini più semplici come immaginare e costruire un mondo migliore.
Se la trentina di iscritti attualmente al forum diventassero 300 o 3000 come nei forum di musica, cinema, tecnica o giochi, allora ci sarebbe quel potenziale di curiosità, idee, riflessioni, e desiderio di approfondimento personali che potrebbero dar luogo a un’agorà dove si mettono in comune tasselli di vita e di genialità personali nascoste o rattrappite da pigrizia e mancanza – reale o presunta – di tempo, superando frontiere fisiche e forse anche mentali.
Lasciatemi sognare un po’ anche se poi so che mi sveglierò in quel mondo che conosco bene dove professionisti, intellettuali e laureati fanno fatica a scaricare tutti i giorni la posta elettronica e a risponderti anche se ci vogliono solo pochi secondi