Non ti muovere di Sergio Castellitto
Un vero gioiellino nel panorama cinematografico italiano generalmente non proprio entusiasmante, almeno per me. Una interpretazione di Penelope Cruiz da oscar, assolutamente straordinaria nel ruolo di una povera sbandata. E Sergio Castellitto regista e attore protagonista realizza a partire dal romanzo della moglie Margaret Mazzantini un dialogo quasi impossibile fra due mondi dove solo l'andare a fondo dei propri sentimenti e del proprio smarrimento di fronte al mistero dell'umano, al mistero dell'altro incontrato in tutta la sua drammaticità e meschinità, può fare il miracolo di intravvedre la possibilità della redenzione, del riscatto della verità e dell'essenziale. Un film durissimo e commovente che, come dice il regista, "parla nella stessa scena all'inizio di pidocchi e alla fine di Dio". Una pagina di cinema straordinario che mi fa venire in mente altri due gioielli: in chiave anglosassone la love story impossibile di La macchia umana con Kidman e Hopkins, e il mirabile quadro d'ambiente parigino di Amelie Poulain. Peccato che probabilmente il grande pubblico non ne coglierà il valore classandolo nella generica lista dei film drammatici eventualmente da consumare. È stato a Cannes come "Ne bouge pas" dove erano preoccupati di fare il verso alla noiosissima soap opera su Bush, 9/11, più del buon cinema e in Italia sembra non sia girato male ma insomma meriterebbe ben altro. Immagino che il DVD sarà noleggiato poco e venderà ancora meno, ma sarei felice di sbagliarmi. Qualcuno mi ha detto "non è quel film che finisce male, dove c'è una puttana che muore?". No, penso invece che sia un film sulla contemplazione del mistero dell'umano, sugli interrogativi fondamentali dell'esistenza, l'amore, il senso della vita, la morte. "Quelli che muoiono non so dove vadano, ma so dove restano" dice il chirurgo protagonista.
Avete mai pianto vedendo la scena di una donna che, traslocando, abbandona il suo cane? Pensate che potrebbe succedervi vedendo Penelope Cruz che conclude la scena urlando vaffanculo? Beh è successo alla truppe cinematografica quando l'ha girata.
Da www.videosystem.ch dove l'ho noleggiato ecco una sintesi della vicenda che dice poco di quello che sono le emozioni del film ma sintetizza i capitoli della storia, comunque sulla pagina relativa a Cannes è anche peggio, evenualmente leggete quello che c'è sul sito ufficiale e poi cercate di vederlo:
Una giornata di pioggia, uno stop non rispettato. Una corsa in ambulanza verso l'ospedale, lo stesso in cui lavora come chirurgo. Ma stavolta non c'è lui in sala operatoria. C'è sua figlia che lotta tra la vita e la morte. Nel terrore dell'evento estremo, Timoteo getta la maschera di padre e marito modello per svelare, in un immaginario dialogo con la figlia, un segreto doloroso: la storia, all'apparenza squallida, di un amore extraconiugale con una derelitta dal nome spropositato, Italia (Penelope Cruz). Da un romanzo della moglie Margaret Mazzantini, Sergio Castellitto racconta "la storia di un uomo che finalmente dice la verità". Co-produzione italo-spagnola con la castigliana di Hollywood, Penelope Cruz, che recita in italiano
il sito ufficiale http://www.nontimuovere.it/