Il fascino della diretta sta nell'inganno su ciò che è vero e sta avvenendo adesso e ciò che non lo è.
Facendo da nove anni televisione anche se in piccolo, ho sperimentato continuamente come ciò che vedi, o ciò che manderai in onda, è fortemente influenzato dallo sguardo di chi gestisce il messaggio televisivo, molto più di quanto non si creda. Non parlo di grandi o piccoli imbrogli e di manipolazione dell'informazione, con falsi spacciati per news, ma ciò che avviene
sempre quando accendi la TV: perchè solo apparentemente quello che vedi in uno schermo è ciò che sta avvenendo o è avvenuto, e di fatto non può corrispondere mai, ma si può avvicinare più o meno a seconda di chi crea l'informazione partendo da un avvenimento.
Un'esperienza un tantino spinta in questo senso l'ho fatta ultimamente quando ho intervistato un personaggio (non vi dico chi è perché non sarebbe politically correct) che ha grossissimi problemi di comunicazione e ascoltandolo dal vivo si intuisce solo vagamente cosa abbia nella testa, inizia una frase, parte con 10 incisi e non conclude. Ovviamente non lo sapevo prima ma era uno di quegli ospiti che vengono in Ticino per un incontro di qualche associazione e noi li invitiamo a Caritas Insieme TV. Quando ho capito che non avrei potuto fare un'intervista normale, ma non volendo rinunciare al tema che mi stava a cuore, ho optato per una lunghissima intervista di 42 minuti e con un lavoro di due giorni ho estratto quasi 9 minuti di pezzi di frasi e addirittura parole singole, rimontando il tutto con una logica che francamente non so quanto alla fine fosse quella dell'intervistato o non piuttosto la mia. Il risultato comunque ha funzionato perfettamente anche grazie al tipo di montaggio a finestre che inganna molto bene sui tagli, e credo che nessuno dei nostri telespettatori si sia reso conto di chi effettivamente avevamo in studio. È un esempio di cosa si può fare in post produzione anche se si è poveri tapini televisivi come noi, ma anche in diretta si gioca come si vuole su una serie di componenti, e i grandi produttori TV sanno giocare bene, dall'inquadratura allo sfondo scelto, dall'ambiente sonoro alle domande e al modo di trattare un argomento, dai tempi messi a disposizione agli eventuali inserti, ai rilanci dallo studio se si è in esterno. Ecc. ecc.... Non esiste una verità televisiva ma c'è sempre un'interpretazione della verità più o meno vicina all'originale. Ma anche gli altri media non sono da meno ovviamente. Si è cominciato con i menestrelli e i trovatori e si è arrivati ai satelliti ma è sempre un'interpretazione della verità dei fatti che è riproposta.
Nonostante questo vi invito a scaricare i nostri servizi TV che ora si scaricano a 75 Kb/sec con l'ADSL e in 10 minuti di lavoro della vostra macchinetta informatica vi vedete poi un servizio di 20 minuti di Caritas Insieme sullo schermo del PC. La verità by quelli di Caritas Insieme. Un po' di pubblicità non fa male