Ricordando il Vescovo Giuseppe

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roby noris
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Ricordando il Vescovo Giuseppe

Messaggioda roby noris » lun mar 14, 2005 7:56 am

Oggi ci ha lasciati il Vescovo Giuseppe Torti, amico e direttore dal 1987 al 1991 di Caritas Ticino.

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Alcune righe di ricordo (inviate al GdP)

IL CORAGGIO DI UN UOMO BUONO

Del Vescovo Giuseppe, di questo uomo buono, noi di Caritas Ticino ricordiamo l’affetto, la dedizione ma anche il coraggio. Da direttore e poi da Vescovo, infatti, ha sempre guardato con fiducia e con affetto a questa organizzazione che il Vescovo Corecco gli aveva affidato in una fase importante di trasformazione in cui questo ente cattolico caritativo tradizionale diventava sempre più interlocutore dello Stato su diversi fronti dell’intervento sociale e voce pubblica di un osservatorio che avrebbe detto la sua anche quando questo era scomodo.
Fiducia, affetto ma anche coraggio. Nel 1997 avevamo pubblicamente osteggiato la politica federale della distribuzione controllato di eroina, sostenuta praticamente da quasi tutti i fronti,e improvvisamente la Conferenza episcopale uscì con un’infelice dichiarazione di sostegno a questa politica: eravamo a Lourdes all’aeroporto ed è inutile descrivere il mio imbarazzo di fronte a questa situazione; chi chiesi “E ora cosa faccio?” mi disse: “Quello che stai facendo è giusto, vai avanti così”.Gli sono molto riconoscente per questo gesto di coraggio che gli costò certamente caro nelle sue relazione al di là e al di qua del Gottardo.
Se San Paolo avesse avuto un canale satellitare chissà cosa avrebbe fatto. Fu una sua dichiarazione televisiva rilasciata alla nostra telecamera di Caritas Insieme, per commentare la nascita di SAT 2000, la TV via satellite dei Vescovi italiani. Una dichiarazione che esprime bene il suo appoggio incondizionato all’avventura di Caritas Insieme iniziata 10 anni fa con il vescovo Eugenio e sviluppatosi proprio con lui che spesso partecipava alle trasmissioni cosciente che quel mezzo entrava anche nelle case di chi non va in chiesa e non legge nulla di area cattolica. Un ulteriore prova di coraggio fu il suo sostegno nell’operazione finanziaria che ci vide entrare nell’azionariato della nascente TeleTicino al fine di garantirci uno spazio per il futuro su questo canale. Certo, portava avanti la line tracciata dal suo predecessore che gli aveva affidato prematuramente l’eredità di continuare quanto iniziato, ma non si può non riconoscergli il personale merito di non essersi spaventato di fronte a uno sviluppo completamente nuovo per un organismo socio-caritativo dell’informazione elettronica; e non era certamente per natura e per esperienza proiettato nell’universo tecnologico e mediatizzato, ma faceva fiducia a un’intuizione del Vescovo Eugenio che noi abbiamo sviluppato nel corso degli anni.
Ma anche all’interno di Caritas Ticino sostenne una trasformazione metodologicamente a dir poco rivoluzionaria anche se meno appariscente, la trasformazione del servizio sociale con un’impostazione dell’intervento rivolto alle cause della povertà e alla responsabilizzazione della persona impoverita quale unico vero attore del suo cambiamento di situazione. Forse non coglieva tutti i passaggi di queste piccole grandi rivoluzioni ma è solo grazie al suo coraggio nell’appoggiarle che Caritas Ticino ha oggi un volto nuovo che guarda con serenità al futuro.

Lo ricorderemo a Caritas Insieme TV sabato 19 marzo e domenica 20
http://www.caritas-ticino.ch/Emissioni%20TV/500/535.htm

E lo ricordava anche la rivista Caritas Insieme marzo 2004
http://www.caritas-ticino.ch/riviste/el ... useppe.pdf

http://www.caritas-ticino.ch/riviste/el ... i%20RN.pdf

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