Un'idea sul Vangelo del giorno
11 novembre 2008
Dal vangelo secondo Luca. (Lc 17,7-10)
In quel tempo, Gesù disse: "Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola?
Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare".
Commento
Viene istintivamenhte da pensare che la traduzione di questo "servi inutili" sia un po' esagerata, perché la tentazione di sentirsi protagonisti di una storia straordinaria con qualche merito è naturale, visto che abbiamo a che fare niente meno che con un servizio al Messia, il re del mondo. sono perciò abbastanza indulgente con i discepoli, costantemente tentati di cercare nel nuovo Regno di Dio qualche posto privilegiato o qualche vantaggio legato al loro servizio. Tuttavia è Gesù stesso il modello, colui che si giocò fino in fondo, senza chiedere nulla in cambio, tanto da consumarsi fino alla morte, anzi, il testo paolino di Fil 2,6-11, parla di svuotamento, un termine accolto anche dalla nuova traduzione liturgica delle letture del lezionario. La rinuncia a ogni pretesa da parte dei discepoli è dunque semplicemente un richiamo del maestro a farsi suoi imitatori e a non leggere l'esperienza del discepolato come umanamente si farebbe, come un'occasione di carriera.