- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_23/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_23/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_23/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_23/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_23/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_23/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
23 ottobre 2009
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12, 54-59 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù diceva alle folle:
«Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?
Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».
Commento
Gesù indica una strada di comprensione del disegno divino, del tempo che stiamo vivendo, alludendo a realtà fisiche e giuridiche. così come certi segni indicano che avverranno determinate cose, la pioggia o il caldo, allo stesso modo se io ho un debito con qualcuno è meglio che mi accordi con lui prima di giungere in tribunale dove i giochi sono fatti e quello che conta è la legge pura e semplice.
Se partiamo dal concetto che noi siamo inevitabilmente debitori, debitori di Dio, debitori dei nostri genitori, debitori della cultura e della società in cui viviamo, nostro compito è impegnarci nella vita per restituire quel che possiamo, così che dio o i genitori o il mondo intero non si configuri come un avversario nel giudizio finale.