- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_27/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_27/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_27/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_27/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_27/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_27/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
27 ottobre 2009
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 13, 18-21 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese
e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu
tutta lievitata».
Commento
Spesso Gesù si muoveva anche nelle sue parabole in un ambiente conosciuto e domestico. Chissà quante volte ha visto la sua mamma preparare il pane per la settimana, da portare al forno, o le piante rigogliose di senapa, ornare gli orti dei villaggi attraverso i quali passava!
quello che caratterizza queste due parabole è la sproporzione, quasi un fatto necessario, fra un pugnetto di lievito e una quantità incredibile di farina, o fra un semino quasi invisibile e una pianta che ospita addirittura gli uccelli.
Eppure questa è la logica di Dio, un uomo solo per salvare il mondo, un povero per arricchire tutti, un modesto tutto sommato investimento per cambiare la storia. Questo è quello che hanno creduto i primi cristiani che non si sono affatto posti il problema che fossero una quantità irrilevante anche nel mondo loro contemporaneo, che non aveva certo la popolazione del nostro, eppure riuscirono a cambiare le culture, a costruire civiltà, a trasformare la terra.