- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_30/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_30/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_30/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_30/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_30/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_30/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
30 ottobre 2009
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 14, 1-6 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco, davanti a lui vi era un uomo malato di idropisìa.
Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito o no guarire di sabato?». Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò.
Poi disse loro: «Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?». E non potevano rispondere nulla a queste parole.
Commento
ancora una volta si presenta ai nostri occhi il problema della fedeltà alla prassi legale, liturgica, ortodossa, in relazione alla salvezza delle persone. Gesù a casa di questo fariseo rincara la dose facendo un riferimento all'associazione fra figlio e bue, che rimanda al decalogo, quindi direttamente alla Legge, per significare che il suo modo di comportarsi non è in contrasto con il cuore della Legge così come il signore suo Padre l'ha consegnata al popolo, ma piuttosto il legalismo è una distorsione della medesima legge.