- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_12_11/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_12_11/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_12_11/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_12_11/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_12_11/05_vespri.mp3
- Compieta: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_12_11/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
11 dicembre 2009
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11,16-19 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”.
Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».
Commento
Questa generazione come ogni generazione, si attacca alle apparenze, pur di non vedere la sostanza delle cose. Gesù lo riconosce prendendo spunto dal gioco dei bambini che spesso finiscono per non giocare affatto, per restare a discutere sul gioco migliore. Davanti a questa superficialità, Gesù si attribuisce un titolo straordinario, perché la Sapienza che si manifesta attraverso le sue opere è lui stesso. Un altro modo per dire che non solo è il figlio di Dio, ma che è il Verbo, il Logos, la parola che fa quello che dice.