- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_11/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_11/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_11/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_11/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_03_11/05_vespri.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
marzo 2010
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11, 14-23 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».
Commento
anche i miracoli possono essere interpretati come opera del demonio, ma Gesù saggiamente ricorda che la divisione è proprio la caratteristica del diavolo, il cui nome apppunto significa "il diviso". questo implica anche il fatto che scegliere la sua strada comporta la sconfitta certa, proprio perché un regno diviso in se stesso è per sua natura destinato a soccombere. Ma se la logica del giudizio dei suoi avversari è così perversa, i loro figli, cioè coloro che impareranno la medesima logica saranno i giudici che condanneranno coloro che hanno così malamente giudicato l'opera di Gesù.