- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_06/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_06/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_06/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_06/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_04_06/05_vespri.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
aprile 2010
Dal Vangelo secondo
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti,
seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro:
«Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando
che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!».
Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre;
ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
Commento
raramente Gesù chiama per nome le persone, se non quelle con le quali ha una speciale relazione, ma il nome è importante sia nella cultura ebraica e antica in generale, sia nella vita di Gesù, il cui nome è centrale per comprenderne la missione. maria è assorta nella sensazione della perdita, non entra neanche nel sepolcro, ma nota subito l'assenza, tanto grande e grave che la presenza di due angeli non la scompone nemmeno. a loro si rivolge come a due qualsiasi che hanno semplicemente l'occasione di essere lì, quindi potrebbero saperne qualcosa. E' così assorta nella sua perdita che il Signore stesso le si presenta, ma lei lo scambia per il custode, anche a lui, come capitato per caso, chiede la stessa cosa: "Chi ha portato via il mio Signore?".
Per questo ancora più straordinario e bello è il cambiamento in lei, quando si sente chiamata per nome, in quel modo unico che ha Gesù di chiamare, come se ricordasse al nostro cuore, "fin dal seno materno io ti ho conosciuto".