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LITURGIA DELLE ORE mp3 e Vangelo del 31.12.10

Inviato: gio dic 30, 2010 2:21 pm
da Dante Balbo
LITURGIA DELLE ORE da ascoltare mp3:

versione del giorno completa file .zip http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_12_31/lit_10_12_31.zip


Un'idea sul Vangelo del giorno
31 dicembre 2010 (VI giorno dell'ottava di natale, feria)

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv, 1, 1-18)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)


In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.



Commento
conosciuto come "il prologo" del vangelo di Giovanni, questo testo chiude l'anno solare, quasi a compierlo, a concluderlo con qualcosa di definitivo, di pieno, di sintetico.
si intrecciano in questo brano evangelico due prospettive, quella storica e profetica, con quella teologica e filosofica, in un gioco di rimbalzo, fra giovanni battista che prepara la via al messia e lo riconosce e la riflessione sul logos, in latino verbum, che in italiano per non sbagliare si lascia con un latinismo, "il verbo", che di per sé potrebbe perfino trarre in inganno.
In realtà il verbo, è il deposito di una serie di significati che vanno dalla sapienza che crea e organizza, alla parola che dialoga, dalla legge universale che modella e mantiene in vita il mondo, al dipanarsi di un discorso, che si muove nella storia, dalla profezia di giovanni battista al compimento in Gesù.
giovanni non si occupa dell'infanzia di Gesù, quindi quello di cui parla è la premessa, il "in principio", che non ha niente o poco a che fare con la cronologia, se non accidentalmente.