- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_02_07/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_02_07/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_02_07/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_02_07/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_02_07/05_vespri.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
07 febbraio 2011
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 6,53-56)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
Commento
Interessante l'uso del verbo, non guariti, come ci si aspetterebbe, visto le attese di chi portava i malati al Signore, ma salvati. Noi abbiamo relegato la realtà corporea nellambito della scienza, della medicina, della psicologia, ma rammentare che l'uomo è una unità e solo per comodità si parla di anima e corpo, può servirci per meglio comprendere il senso globale di salvezza, che tra l'altro in latino si dice salus.