- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_03_12/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_03_12/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_03_12/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_03_12/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_03_12/05_vespri.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
12 marzo 2011
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 5, 27-32)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
Commento
La fede di Matteo (Levi) il publicano, cioè l'esattore delle tasse, il collaborazionista, il traditore della causa ebraica, il servo dei romani, poco incline a rispettare i cavilli della formalità legale farisaica, si mainfesta con un gesto tanto semplice quanto radicale, perché lascia lì il banco delle imposte e segue Gesù.
fede e misericordia, quella di Gesù, quella del Padre, quella che manca a chi si è fissato sulla salvezza come ricompensa adeguata per il rispetto formale delle pratiche di pietà, sono le protavoniste di questo brano evangelico, nel quale il maestro stesso si erge a difesa dei suoi discepoli,messi in imbarazzo dai farisei.