- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_05_07/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_05_07/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_05_07/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_05_07/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_05_07/05_vespri.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
07 maggio 2011
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6, 16-21)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao.
Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.
Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!».
Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.
Commento
Commento
ancora una volta il testo è pasquale, perché Gesù riprende il tema di "non abbiate paura, sono io", tipico di quando appare dopo la resurrezione. ciò che colpisce è che i discepoli non lo presero sulla barca, ma il testo dice Vollero prenderlo sulla barca.
una volta riconosciuto Gesù è necessaria una decisione per prenderlo sulla barca della nsostra vita, non basta lasciarlo salire, anche perché potrebbe andarsene per la sua strada, visto che nemmeno il mare e il vento sono ostacoli per lui.