- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_05_26/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_05_26/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_05_26/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_05_26/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_05_26/05_vespri.mp3
- Compieta: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2011/11_05_26/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
26 maggio 2011 (san filippo neri, sacerdote, memoria)
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,9-11)
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».
Commento
si tratta di uno dei brani più paradossali del vangelo, dove si affiancano amore e comando, obbedienza e gioia. D'altra parte si tratta per così dire, di una legge universale, un po' come la gravità, l'umanità si realizza, non in senso astratto, ma come destino di ogni uomo unico e irripetibile, dentro questa legge univeersale, quella che Gesù stesso ha rispettato fino alla fine.
seguire questa legge, cioè il comandamento nuovo dell'amore, non è allora un fatto sentimentale, neanche in virtù della sofferenza e della morte di Gesù, se non in questa logica, cioè che solo in questo modo saremo gioiosamente realizzati nella nostra identità più profonda.