Un'idea sul Vangelo del giorno
30 ottobre 2008
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 13, 31-35)
In quel giorno, si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: “Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere”. Egli rispose: “Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demoni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.
Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”.
Commento
Si parla relativamente poco nei Vangeli della persecuzione di Gesù durante il suo ministero pubblico, o meglio, gli accenni sono scarni come consuetudine dei racconti evangelici, ma spesso si trovò in fuga, braccato da questa o quella componente delle autorità ebraiche. In questo brano viene consigliato a Gesù di fuggire per evitare la cattura da parte di Erode, quel Erode che aveva giustiziato giovanni Battista. Il maestro approfitta dell'occasione per esercitare il suo ministero profetico, capovolgendo la prospettiva. Non è più un inseguito, ma addirittura riprende gli accorati appelli di Dio stesso in favore del suo popolo e dell'amata Gerusalemme. IL riferimento finale è alla domenica delle Palme, in cui sarà lui a fare ingresso nella città e ad essere riconosciuto come re.