Un'idea sul Vangelo del giorno
12 novembre 2008
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17,11-19)
Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, alzarono la voce, dicendo: “Gesù maestro, abbi pietà di noi!”.
Appena li vide, Gesù disse: “Andate a presentarvi ai sacerdoti”. E mentre essi andavano, furono sanati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: “Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all’infuori di
questo straniero?”. E gli disse: “Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato!”.
Commento
Molti elementi si riuniscono in questa Parola offertaci dalla liturgia, in cui ogni dettaglio è significativo. Gesù si sta muovendo decisamente verso Gerusalemme, per compiere il suo destino di Colui che toglie il peccato del mondo e nel corso del viaggio incontra ben dieci lebbrosi, tutti insieme, a significare la grandezza dell'impurità che ha colpito Israele. Li risana comandando loro di rispettare la Legge che imponeva si presentassero ai sacerdoti per la purificazione rituale e il riconoscimento dell'avvenuta guarigione. Uno di loro trasgredisce la stessa Legge, e, incurante, torna a "Dar gloria a Dio", così che la gloria del Signore supera la legge. lo conferma Gesù che si stupisce che gli altri non siano tornati, ma sottolinea che a benedire il Signore è uno straniero, confermando che la fede non solo non è appannaggio degli israeliti DOC, ma anzi, confermando una tradizione profetica, si manifesta fra gli stranieri, come i samaritani.