Un'idea sul Vangelo del 14 novembre 2008

Liturgia delle ore da scaricare in mp3 + un pensiero sul vangelo del giorno a cura di Dante Balbo, diacono, psicologo e psicoterapeuta, operatore di Caritas Ticino e coautore della rubrica televisiva "Il vangelo in casa" della trasmissione Caritas Insieme

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Dante Balbo
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Un'idea sul Vangelo del 14 novembre 2008

Messaggioda Dante Balbo » ven nov 14, 2008 1:48 pm

Un'idea sul Vangelo del giorno
14 novembre 2008


Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17,26-37)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece perire tutti.
Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma nel giorno in cui Lot uscì da Sodoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si rivelerà.
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece l’avrà perduta la salverà.
Vi dico: in quella notte due si troveranno in un solo letto; l’uno verrà preso e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo, l’una verrà presa e l’altra lasciata”.
Allora i discepoli gli chiesero: “Dove, Signore?”. Ed egli disse loro: “Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi”.


Commento

come di consueto nelle settimane che precedono la fine dell'anno liturgico, il clima delle letture evangeliche è apocalittico.
questa volta Gesù tiene a precisare due aspetti della fine dei tempi e del giudizio, l'indifferenza che caratterizza il mondo, di fronte al messaggio evangelico, così come in tutta la storia della salvezza, la assoluta normalità e indifferenziazione che apparentemente separa i cristiani dal resto dell'umanità.
questo esclude ogni forma di isolamento, di creazione di comunità di puri, contrapposte alla cattiveria del mondo di "fuori". In un certo senso si continua a parlare del Regno di Dio, nascosto fra le pieghe della storia.
Sibillina è l'ultima frase di Gesù, relativa agli avvoltoi, tanto che ancora oggi gli esegeti si dividono su di essa. alcuni ritengono che il riferimento sia alla Valle della Genna o alla valle del giudizio, altri che si tratti della trasposizione antica del proverbio, "dove c'è fumo, c'è anche arrosto", altri infine vi scorgono un riferimento alla condizione dei cadaveri alla fine, cioè quelli che sono definitivamente morti, che quindi non possono che divenire preda degli uccelli spazzini come gli avvoltoi.
D.G.B.

paolavagata
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Re: Un'idea sul Vangelo del 14 novembre 2008

Messaggioda paolavagata » ven nov 14, 2008 5:53 pm

Salve a tutti. Oggi desidero focalizzare l'attenzione in particolare su questa frase del Vangelo di oggi, che riporto qui sotto:
Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece l’avrà perduta la salverà.
Ce lo ha detto anche Dante nel suo commento. Il mondo di oggi e' indifferente, le parole d'ordine sono "consumismo", "attrattive facili", "egoismo"; tutti principi, questi, che allontanano dalle vie del Signore. Questa frase del Vangelo, a mio modo di vedere, e' rivolta a chi proprio non vuol saperne di vivere con sani principi, e nonostante i segnali che il Signore manda sotto diverse forme, continua la sua vita nell'egoismo e con indifferenza verso il prossimo e, di conseguenza, verso se stesso e verso Dio. Il primo comandamento, rammentiamolo, ci invita ad amare Dio sopra ogni cosa, e il nostro prossimo come noi stessi. La frase da me riportata, ancora, deve servire da monito a coloro che perseverano nella loro condotta sbagliata. Ma chi invece compie un cammino di fede, si impegna a seguire le vie del Signore fino alla fine, non dovra' temere. Certo, succede a tutti di cadere nel peccato; l'importante e' rendercene conto e, sempre aiutati da Dio, rialzarci e continuare la nostra vita con forza ed energia sempre nuove, nel giusto cammino, con sempre maggior vigore. Dio e' immensamente buono e misericordioso, quindi ci da' innumerevoli opportunita' per invitarci sempre piu' a seguirlo. Sta a noi comprendere i suoi segnali, che ci invia attraverso fatti, persone e avvenimenti piu' o meno importanti che ci vedono protagonisti. Signore, insegnaci ad amare, aiutaci nel nostro cammino di fede, affinche' possiamo realizzare il Tuo progetto nel miglior modo possibile. A presto, Paola

Dante Balbo
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un salto logico

Messaggioda Dante Balbo » ven nov 14, 2008 11:28 pm

il rischio in un discorso sul perdere la vita per ottenerla in cambio è l'accento sulla questione morale, con la pericolosa caduta su concetti come perdita dei valori o discussione sugli "ismi" di tutti i generi. quando Gesù parla di perdere la vita per salvarla, sta parlando di se stesso, della sua scelta logica, cioè corretta e conveniente, perché offre effettivamenteun guadagno. Gesù accetta il rischio di un rifiuto, perché in gioco c'è la salvezza dell'umanità intera e la vittoria sulla morte, cioè un evento sul quale vale la pena di mettere in campo la propria vita corporea. In questo brano evangelico perdere la propria vita è connesso con il non tornare indietro, cioè rientrare nella logica degli attaccamenti a piccoli obiettivi, rinunciando alla meta più alta. In questo senso credo che il rammarico di Gesù non fosse tanto per il fatto che la gente conducesse una vita normale, mangiasse, bevesse, si sposasse, ma che dentro questa vita normale non realizzasse l'avvvento del divino, capace di cambiare radicalmente quelle stesse cose ordinarie. Gesù piangerà su Gerusalemme, non perché sarà distrutta qualche anno dopo, ma perché non si è accorta del passaggio del suo re definitivo. la cattiveria, tradotta letteralmente è prigionia, in uno schema logico insoddisfacente.
D.G.B.

paolavagata
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Ancora sul Vangelo del 14 novembre 2008

Messaggioda paolavagata » sab nov 15, 2008 9:55 am

Grazie, dante, per averci illuminato su un aspetto di questo Vangelo, correggendo il tiro. Intesa in questo senso, quindi, l'affermazione sul perdere la vita ci invita a vivere, conmunque, sapendo correre qualche rischio, ma costruendo la nostra vita terrena in vista di quella eterna. E' giusto cosi'? Un saluto, Paola

Dante Balbo
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perdere la vita

Messaggioda Dante Balbo » mar nov 18, 2008 5:39 pm

ciao Paola e tutti,
gesù parla di perdere la vita in varie occasioni, ma attenzione, perdere non significa gettare via, la vita ha una dignità assoluta, anzi, Gesù stesso dice, io posso dare la mia vita, perché posso darla e riprenderla, così come di fronte alla morte di lazzaro Gesù, che pure sapeva che lo avrebbe resuscitato pochi istanti dopo, piange, anzi, il Vangelo di giovanni dice che scoppia in pianto, esplode dinanzi al sacrilegio della morte, un insulto alla vita e alla sua immensa ricchezza. Gesù è scandalizzato dalla morte, ma nello stesso tempo conosce quella che dalla bibbia viene chiamata la morte seconda. nella logica di una resurrezione, di un cambiamento radicale che l'incarnazione di Gesù ha portato nella condizione umana, questa materia, con la sua caducità, con la sua fragilità, con la sua finitezza non può e non deve più catturarci. Perdere la vita allora significa semplicemente dare alla vita il suo giusto posto, lo spazio che merita, senza né insultarla, perché è il dono più grande che dio ci fa, l'occasione per poter crescere e incontrare la salvezza, lo spazio in cui possiamo scegliere, il dono che ci permette di accedere alla vita da risorti, ma anche senza divinizzarla, perché limitata, solo un passaggio. Se devo andare in vacanza alle Maldive, la cosa più importante è la mia meta, non certo l'aereo che dovrò prendere! allo stesso modo la vita, per quanto preziosa sia anche in se stessa, lo è in quanto mezzo per completarla e raggiungere la vita vera, quella che dice l'apostolo oggi per voi è "nascosta in Dio".
D.G.B.

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Re: Un'idea sul Vangelo del 14 novembre 2008

Messaggioda paolavagata » mar nov 18, 2008 7:00 pm

Ciao Dante e tutti, allora probabilmente mi sono espressa male quando ho commentato il concetto che ci espone il Signore attraverso l'evangelista Luca, sul perdere la vita. Io intendevo attribuire la giusta importanza alle cose terrene, non essere attaccati alle cose in se'. Certissimo, e l'ho detto anch'io in precedenza, la vita e' un dono stupendo che ci ha dato il Signore, e di questo non si puo' che ringraziarlo. Ma come tu dici, la vita e' un passaggio, e dobbiamo darle il suo scopo preciso. E la strada ce la traccera' il Signore in maniera esplicita nel vangelo di domenica, in cuiMatteo ci esporra' nel dettaglio cio' che Dio ci chiedera' nel giudizio finale. Come sappiamo bene, Lui e' immensamente misericordioso, quindi addirittura ci dice in anticipo cio' che ci chiedera'. In questi giorni mi sento di pregare Dio affinche' ci insegni ad amare il prossimo. Ricordiamoci anche che Dio ci ha detto: "Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi". A presto, Paola


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