Un'idea sul Vangelo del 15 novembre 2008
Inviato: ven nov 14, 2008 2:10 pm
Un'idea sul Vangelo del giorno
15 novembre 2008
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 18,1-8
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: “C’era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé. Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi”.
E il Signore soggiunse: “Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente.
Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”.
Commento
Inquietante è la domanda che chiude questo brano evangelico.
Ma nello stesso tempo è di grande consolazione, perché si potrebbe avere l'idea che in fondo Gesù giochi una partita trucata, in cui si sappia di fatto come andrà a finire. Invece è proprio qui la grandezza della sua offerta, l'autenticità del rischio che il figlio di Dio si assume, poiché l'esito finale non sta nelle sue mani, ma paradossalmente nelle nostre. Certo Lui ci dà tutti gli strumenti possibili, compreso il suo Santo Spirito, ma alla fine è la nostra libertà ad essere implicata, è la scelta fondamentale della nostra autonomia ad essere in gioco.
15 novembre 2008
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 18,1-8
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: “C’era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé. Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi”.
E il Signore soggiunse: “Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente.
Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”.
Commento
Inquietante è la domanda che chiude questo brano evangelico.
Ma nello stesso tempo è di grande consolazione, perché si potrebbe avere l'idea che in fondo Gesù giochi una partita trucata, in cui si sappia di fatto come andrà a finire. Invece è proprio qui la grandezza della sua offerta, l'autenticità del rischio che il figlio di Dio si assume, poiché l'esito finale non sta nelle sue mani, ma paradossalmente nelle nostre. Certo Lui ci dà tutti gli strumenti possibili, compreso il suo Santo Spirito, ma alla fine è la nostra libertà ad essere implicata, è la scelta fondamentale della nostra autonomia ad essere in gioco.