Un'idea sul vangelo del giorno
18 novembre 2008
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 18,36-43)
Mentre Gesù si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli risposero: “Passa Gesù il Nazareno!”.
Allora incominciò a gridare: “Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!”. Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!”.
Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò: “Che vuoi che io faccia per te?”.
Egli rispose: “Signore, che io riabbia la vista”.
E Gesù gli disse: “Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato”.
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.
Commento
Gesù sta mouvendosi verso Gerusalemme, ove sarà incoronato re, anche se la sua incoronazione è la croce. In questo viaggio incontra un cieco che lo chiama con il suo appellativo dinastico, Figlio di Davide, ma che contrariamente al solito, non viene rifiutato da Gesù, il quale non solo non contesta il titolo, ma esercita il suo potere regale, guarendo il cieco, compiendo cioè il gesto che adempie la scrittura di Isaia che Gesù stesso ha scelto come centro del suo mandato, all'inizio della sua missione pubblica, cioè essere l'Unto del Signore, mandato ad annunziare la buona novella ai poveri, a ridare la vista ai ciechi.