Un'idea sul vangelo del 19 novembre 2008

Liturgia delle ore da scaricare in mp3 + un pensiero sul vangelo del giorno a cura di Dante Balbo, diacono, psicologo e psicoterapeuta, operatore di Caritas Ticino e coautore della rubrica televisiva "Il vangelo in casa" della trasmissione Caritas Insieme

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Un'idea sul vangelo del 19 novembre 2008

Messaggioda Dante Balbo » mar nov 18, 2008 3:15 pm

Un'idea sul Vangelo del giorno
19 novembre 2008

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 19,11-28)
In quel tempo, Gesù disse una parabola perché era vicino a Gerusalemme e i discepoli credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all’altro.
Disse dunque: “Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare. Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno.
Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un’ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi.
Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato.
Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine. Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città.
Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine. A questo disse: Sarai tu pure a capo di cinque città.
Venne poi anche l’altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho tenuto riposta in un fazzoletto; avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello che non hai seminato.
Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi.
Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci. Gli risposero: Signore, ha già dieci mine!
Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me”.
Dette queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso Gerusalemme.


Commento
Con questo testo di Luca, viene ripreso il Vangelo che ci era stato proposto domenica, con il brano equivalente del Vangelo secondo Matteo. Che la fonte sia unica, è dimostrato dal fatto che i servi prima sono 10, poi di fatto viene preso in considerazione solo il comportamento di tre di loro. La logica dei talenti è uno degli elementi più importanti del pensiero di Gesù, non perché sembra ammiccare alle possibilità del libero mercato e della redditività dell'investimento, ma perché ancora una volta sottolinea l'importanza del rapporto fra dichiarazione di fedeltà e frutti. Gesù termina la sua parabola con una nota cruenta sulla severità del re di fronte ai suoi oppositori, ma subito dopo l'evangelista parla della risolutezza di Gesù nel muoversi verso Gerusalemme, quasi a dire che il maestro non intende usare mezze misure, nel giudizio di coloro che si oppongono radicalmente al suo regno ma soprattutto nella decisione nel portare a termine la sua missione, costi quello che costi.
D.G.B.

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