Un'idea sul Vangelo del giorno
21 novembre 2008
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 19,45-48)
In quel tempo, Gesù entrato nel tempio, cominciò a scacciare i venditori, dicendo: “Sta scritto: ‘‘La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!’’”.
Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo; ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole.
Commento
Gesù in questo brano evangelico esercita la sua missione profetica, rinnovando e purificando il culto, che si era compromesso con il mercato delle "cose sacre". Da una parte chi voleva sacrificare non si portava dietro l'animale da sacrificare, così come chi voleva fare un'offerta doveva cambiare il denaro, perché il tempio aveva una sua moneta. Gesù, entrato in Gerusalemme e accolto come re, fa quello che hanno fatto i profeti prima di lui, chiedendo che il tempio ritornasse una casa di preghiera, esercitando un'autorità che nessuno gli ha dato, se non il popolo che lo segue entusiasta, forse perché mette in scacco i ministri ufficiali del culto, denunciando la loro ipocrisia, nota a tutti, ma che nessuno osava stigmatizzare apertamente.
Del resto il rischio di rendere un mercato il proprio rapporto con il Signore non è affatto appannaggio dei preti, anzi, riguarda tutti noi e il nostro rapporto con il divino.