Un'idea sul Vangelo del 03 dicembre 2008

Liturgia delle ore da scaricare in mp3 + un pensiero sul vangelo del giorno a cura di Dante Balbo, diacono, psicologo e psicoterapeuta, operatore di Caritas Ticino e coautore della rubrica televisiva "Il vangelo in casa" della trasmissione Caritas Insieme

Moderatore: Dante Balbo

Dante Balbo
Messaggi: 990
Iscritto il: ven feb 27, 2004 5:28 pm
Località: Lugano

Un'idea sul Vangelo del 03 dicembre 2008

Messaggioda Dante Balbo » mar dic 02, 2008 3:52 pm

Un'idea sul Vangelo del giorno
03 dicembre 2008

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 15, 29-37 )

In quel tempo, Gesù venne presso il mare di Galilea e, salito sul monte, si fermò là. Attorno a lui si radunò molta folla recando con sé zoppi, storpi,
ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì. E la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi
raddrizzati, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E glorificava il Dio di Israele.
Allora Gesù chiamò a sé i discepoli e disse: “Sento compassione di questa folla: ormai da tre giorni mi vengono dietro e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non svengano lungo la strada”. E i discepoli gli dissero: “Dove potremo noi trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?”. Ma Gesù domandò: “Quanti pani avete?”. Risposero: “Sette, e pochi pesciolini”.
Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, Gesù prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò, li diede ai discepoli, e i discepoli li
distribuivano alla folla.
Tutti mangiarono e furono saziati. Dei pezzi avanzati portarono via sette sporte piene.


Commento

Un tripudio di citazioni del profeta Isaia caratterizza questo brano, che non indica a caso i malati, ma secondo le categorie che il profeta aveva indicato come quelle risanate dal Messia. Non solo, il monte, simbolo del luogo da cui parla il Signore è scelto per questo episodio, mentre sullo stesso monte si viene a prendere da bere e da mangiare, gratuitamente, come ancora il profeta Isaia indicava. Gesù, tuttavia inserisce due elementi nuovi nell'adempiere le profezie, la compassione e la sovrabbondanza. la carità allora è intuizione di un bisogno, prevenzione, ma risposta che eccede sempre il bisogno apparente, con una pienezza di senso, poiché sette sporte è come a dire ce ne era tanto altro, da poter ricominciare. Spesso noi ci sentiamo in un deserto e la nostra risposta al bisogno ci sembra ridicola, ma è Gesù a moltiplicare il poco che abbiamo, purché siamo disponibili a metterlo in gioco. In un altro testo Gesù dice ai discepoli, in un contesto analogo: "Date loro voi stessi da mangiare."
Gesù non abamdona nessuno senza cibo, così che per strada perda i sensi, ma il cibo che dona su questo monte è il segno di un altro cibo che donerà sul monte della consolazione al quale ci accostiamo ad ogni Eucaristia, nel quale la sovrabbondanza del dono divino non conosce limiti. Per questo accostarsi alla mensa della parola e del pane vivo è così importante, perché altrimenti si può svenire, cioè perdere il contatto con la realtà e con le occasioni di grazia che ci vengono incontro in essa. S-venire, infatti, è un altro modo per non venire all'appuntamento con la salvezza. Non per niente in psicopatologia era famoso lo "svenimento isterico".
D.G.B.

Torna a “LITURGIA DELLE ORE MP3 e Un'idea sul Vangelo del giorno”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 21 ospiti

cron