Un'idea sul vangelo del giorno
17 dicembre 2008
Dal Vangelo secondo Matteo ( Mt 1, 1-17 )
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadab, Aminadab generò Naasson, Naasson generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abia, Abia generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozia, Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia, Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel,
Salatiel generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiud, Abiud generò Eliacim, Eliacim generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliud, Eliud generò Eleazar, Eleazar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.
La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici.
Commento
Ci avviciniamo al Natale e quindi incominciamo ad entrare nella straordinaria avventura dell'incarnazione. Gesù è figlio di Maria, senza il concorso d'uomo, ma legalmente è figlio di Giuseppe, sposo di Maria, per cui è discendente di Abramo e di Davide. due considerazioni colpiscono nel leggere questa genealogia i cui nomi sono ai più ignoti, tranne alcuni evidenti. La prima è che i numeri sono importanti e qui matteo l'evangelista lo nota sommando 14 per tre, cioè due volte la pienezza, simboleggiata dal 7, per tre, un altro numero di pienezza. come a dire in altri termini che Gesù venne nella pienezza dei tempi, come si annuncia anche nella lettera agli Ebrei. la seconda è che Gesù si è incarnato in una storia umana, pienamente umana, con tutte le sue fragilità, ha accettato di diventare membro di una famiglia in cui alcune nascite erano frutto di adulterio o di prostituzione. Da un lato quindi la regalità davidica, la pienezza della perfezione, ma in un modo tutto umano e partecipe della nostra fragilità.