Un'idea sul Vangelo del giorno
15 gennaio 2009
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1, 40-45 )
In quel tempo, venne a Gesù un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: “Se vuoi, puoi guarirmi!”.
Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: “Lo voglio, guarisci!”. Subito la lebbra scomparve ed egli guarì. E, ammonendolo severamente, lo rimandò e gli disse: “Guarda di non dir niente a nessuno, ma va’, presentati al sacerdote, e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha ordinato, a testimonianza per loro”.
Ma quegli, allontanatosi, cominciò a proclamare e a divulgare il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte.
Commento
la lebbra è una delle piaghe più gravi nella concezione ebraica dell'impurità, perché contamina il corpo, anche se la lebbbra conosciuta ai tempi di Gesù non è quella devastante diffusa oggi in alcuni paesi del mondo. Per questo Gesù guarendo il lebbroso manifesta ancora più profondamente la sua potenza. Fa inoltre una cosa scandalosa, lo tocca, rendendosi impuro, ma invece di diventare immondo, monda il malato. si tratta di una prefigurazione della croce, il suplizio per cui sta scritto che l'uomo è maledetto, ma che invece diventa benedizione per tutti noi. L'evangelista ntelista marco poi affronta un problema a lui caro, quello del "segreto messianico", cioè il tentativo fallimentare di Gesù di non diffondere la sua fama di guaritore. Il risultato naturalmente è una escalation di notorietà, tale da impedirgli di frequentare una cittadina, senza provocare problemi seri di ordine pubblico.