Un'idea sul Vangelo del giorno
21 aprile 2009
[b][i]Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 3, 7-15)
In quel tempo Gesù disse a Nicodemo: “In verità ti dico: dovete rinascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito”. Replicò Nicodemo: “Come può accadere questo?”.
Gli rispose Gesù: “Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose? In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell’uomo che è disceso dal cielo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna”.
Commento
Continua il discorso fra il colto Nicodemo e Gesù, complesso nei suoi riferimenti, come quello al serpente innalzato nel deserto, che si riferisce al tempo in cui gli israeliti erano nel deserto e furono attaccati dai serpenti. Mosè innalzò un serpente di bronzo su di un palo e coloro che lo guardavano venivano sanati dal morso dei serpenti veri. Allo stesso modo Gesù si riferisce alla propria morte riprendendo anche un passo del profeta Zaccaria, che dice che volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto. Lentamente cioè Gesù sta conducendo Nicodemo a mettere in stretta relazione l'avvento dello Spirito Santo e il sacrificio di Cristo, offerta del Padre all'umanità per salvarla.