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Un'idea sul Vangelo del 27 aprile 2009

Inviato: dom apr 26, 2009 11:42 pm
da Dante Balbo
Un'idea sul Vangelo del giorno
27 aprile 2009

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6, 22-28)
Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, notò che c’era una barca sola e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma soltanto i suoi discepoli erano partiti.
Altre barche erano giunte nel frattempo da Tiberiade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie.
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù. Trovatolo di là dal mare, gli dissero: “Rabbì, quando sei venuto qua?”.
Gesù rispose: “In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo”.
Gli dissero allora: “Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?”.
Gesù rispose: “Questa è l’opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato”.


Commento

C'è un gran movimento in questa pagina evangelica, perché dal lago di Tiberiade ci stiamo spostando sulla riva opposta, a Cafarnao, la città di Pietro, dove Gesù terrà il discorso più duro e più profondo del suo annuncio evangelico. Gesù però ignora tutto quel correre di qua e di là, anzi, lo bolla come inutile, se legato alla necessità di sfamare la pancia, mentre riporta la questione al centro, cioè per accogliere la volontà di Dio, la sua opera e la sua parola, è necessario credere in colui che ha mandato, Gesù stesso. Ignora quindi come irrilevante il fatto che Lui sia passato dall'altra parte del lago apparentemente senza imbarcarsi. Questo però è un segno che ha voluto dare non a tutti ma solo ai suoi discepoli, per significare che la fede non ha bisogno del corpo fisico di Gesù, una prefigurazione di quel discorso eucaristico che sta per fare a Cafarnao.