- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_04/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_04/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_04/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_04/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_04/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_04/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
04 giugno 2009
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 12, 28-34 )
In quel tempo, si accostò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: “Qual è il primo di tutti i comandamenti?”. Gesù rispose: “Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi”. Allora lo scriba gli disse: “Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che egli è unico e non v’è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore e con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici”.
Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: “Non sei lontano dal regno di Dio”. E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Commento
Siamo ancora in presenza di una classica discussione rabbinica, ma questa volta gesù è interpellato da un uomo giusto, che si poneva una questione dibattuta all'interno delle scuole teologiche del suo tempo. Gesù, come di consueto, non dà una risposta semplice, cioè che chiude la questione, ma apre il cuore e la mente del suo interlocutore, mettendo insieme due comandamenti, che appartengono adddirittura a due libri diversi della Bibbia. Se il primo è significativo, perché è di fatto l'inizio della Legge, (tra l'altro Gesù lo cita per iintero, compreso il "ascolta Israele", che da solo è un comandamento), il secondo è meno intuitivo e porta la Legge ad essere letta nel suo cuore profondo, cioè che l'amore di Dio non è reale se non si incarna nell'amore al prossimo. Lo scriba lo capisce e infatti risponde in riferimento ai sacrifici e agli olocausti, un elemento fondamentale della religiosità ebraica, ma inutili senza una reale vicinanza all'altro. E' solo un primo passo, perché Gesù andrà ben oltre, ponendo come prossimo un samaritano, uno straniero, un eretico, uno considerato un bastardo dalla comunità giudaica, ma questa è un'altra storia con un altro scriba.