- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_16/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_16/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_16/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_16/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_16/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_16/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
16 giugno 2009
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5, 43-48 )
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste”.
Commento
Inaudita e sicuramente inaccettabile è la proposta del Signore, che arriva a chiedere ai suoi discepoli di amare i propri nemici, per la semplice considerazione che sono uomini, uguali nella dignità, figli dell'unico Padre. Eppure è logico, se si tiene conto che il discepolo è imitatore del suo maestro, che il presupposto per diventare discepoli è riconoscere il proprio peccato, la propria necessità di essere salvato, la propria condizione effettiva di "nemico" di Cristo.