- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_22/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_22/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_22/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_22/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_22/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_06_22/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
22 giugno 2009
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 7, 1-5 )
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell’occhio tuo c’è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello”.
Commento
Il giudizio, o meglio, il pregiudizio è la trave, che limita non solo nella valutazione del nostro prossimo, ma anche di noi stessi e, soprattutto ci espone ad un analoogo giudizio, perché propone di noi un'immagine assolutamente incompleta e parziale.
ancora una volta non si tratta di un giudizio moralistico sulla necessità di adeguarsi ad una legge, per essere più buoni, ma di permetterci una risposta logica al fatto che tanto più limiteremo il nostro sguardo sull'altro alle inezie, tanto più ci perderemo la sua ricchezza, la sua possibilità di diventare un cooperatore del bene comune, che poi è il bene nostro, di ciascuno, non un bene generico.