- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_07_14/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_07_14/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_07_14/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_07_14/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_07_14/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_07_14/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
14 luglio 2009
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11, 20-24 )
In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite:
«Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».
Commento
Qui Gesù esercita il suo ministero profetico, nel puro stile degli antichi profeti, rimproverando le città come fossero entità uniche, comunità compatte. Oggi noi abiamo perso il concetto stesso di nazione, figuriamoci di città, proclamiamo con orgoglio di essere cittadini del mondo, ma in realtà siamo membri di una comunità molto più ristretta. Gesù ci richiama in questo modo alla concretezza delle relazioni, al fatto che l'amore, l'amicizia, l'appartenenza sono elementi che si giocano dentro uno spazio ristretto, quello che possiamo effettivamente comprendere e vivere. Inoltre il peccato imputato alle città non è la loro malvagità, né la violenza o depravazione, anche se il riferimento a città pagane come Tiro e Sidone o perverse come Sodoma e Gomorra rimanda a questo tipo di empietà, ma il fatto che sono state visitate dalla salvezza, toccate dalla grazia attraverso numerosi segni e prodigi, eppure non hanno né riconosciuto, né accolto la grazia che veniva loro incontro. Paradossalmente i peccati sarebbero perdonati, se solo si manifestasse il sufficiente stupore per essere stati visitati dalla presenza di Gesù.