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LITURGIA DELLE ORE mp3 e Vangelo del 22 luglio 2009

Inviato: gio lug 16, 2009 12:26 am
da Dante Balbo
LITURGIA DELLE ORE da ascoltare mp3:

versione del giorno completa file .zip http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_07_22/lit_09_07_22.zip


Un'idea sul Vangelo del giorno
22 luglio 2009 (Santa Maddalena, memoria)

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20, 1.11-18 )

Nel giorno dopo il sabato, Maria di Magdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.

Maria stava all’esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla
parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: “Donna, perché piangi?”. Rispose loro: “Hanno portato via
il mio Signore e non so dove lo hanno posto”.
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. Essa,
pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: “Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo”.
Gesù le disse: “Maria!”. Essa allora voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: “Rabbunì!”, che significa: Maestro! Gesù le disse: “Non mi trattenere,
perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”.
Maria di Magdala andò subito ad annunziare ai discepoli: “Ho visto il Signore” e anche ciò che le aveva detto.


Commento
In tempi come questi, in cui Maria maddalena è protagonista di romanzi e films di dubbia validità, è bello poter contemplare questa pagina evangelica, in cui in poche pennellate si disegna un rapporto profondo, una delicatezza estrema, una fermezza che manca a molti uomini, che ben si guardano dall'andare al sepolcro ad onorare il loro maestro, ma se ne stanno rintanati in casa.
Lei, la santa hche onoriamo oggi, invece, va al sepolcro, non si lascia impaurire neanche dagli angeli, ma è tutta centrata su quello che resta del suo Signore, il corpo da onorare con una degna sepoltura, adesso che il sabato è passato e si può operare tranquillamente.
È così concentrata che nemmeno riconosce il suo maestro, anche se ce l'ha davanti. Lui non si offende, semplicemente la chiama per nome, in quel modo, con quella voce che si sarebbe riconosciuta fra mille, perché era quella che quel nome gli aveva dato, quando l'aveva pensata nel cuore di Dio stesso.
Non ha bisogno d'altro Miriam di Magdala, come un uragano messo in moto dalle ali di una farfalla, da un nome sussurrato nel vento, corre e corre ad annunciare la meravigliosa notizia ai suoi fratelli discepoli, perché possano anch'essi gioire della sua gioia.
Il miracolo non sta qui nella resurrezione di Gesù, accolta senza batter ciglio, una volta compresa, ma nella capacità straordinaria di Maria Maddalena di accogliere un pensiero nuovo e inaudito, di arrendersi alla realtà, per quanto incredibile.