- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_07_27/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_07_27/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_07_27/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_07_27/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_07_27/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_07_27/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
27 luglio 2009
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 13, 31-35 )
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel
suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli
uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del
profeta:
«Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».
Commento
La storia della Chiesa, la trasformazione culturale dell'occidente, la incrollabile resistenza di una realtà ferita e fragile come è la sposa di Cristo, sono lì a dimostrare la validità di queste parabole.
Gesù le prende dalla vita di tutti i giorni, dall'esperienza della massaia, dall'evidenza degli orti a fianco o attraverso ai quali passava, per raccontare una meraviglia inaudita. Questo è il segreto della diffusione cristiana, una fede nella vita, nella adesione reale, concreta, all'esperienza di ogni uomo. L'incarnazione è il modello, perché così è piaciuto al Signore, di farsi uno di noi, di entrare per primo, granello di senapa in una terra piccola e oscura, in un tempo non diverso da ogni tempo, eppure capace di rinnovare il mondo, con l'esagerazione di una massaia che mette una piccola quantità di lievito in una traboccante misura di farina, eppure riesce a fare un pane che basterà per una settimana intera.