- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_08_17/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_08_17/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_08_17/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_08_17/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_08_17/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_08_17/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
17 agosto 2009
Dal Vangelo secondo Matteo ( Mt 19,16-22 )
In quel tempo, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?».
Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!».
Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.
Parola del Signore
Commento
La maggior parte delle persone sono brava gente, che non fa male a nessuno, rispetta la legge, quella della terra e quella del cielo, vuole bene al Signore e ai propri cari, fa del suo meglio per sbarcare il lunario, senza avidità, ma neanche scialacquando, anche se avverte nel profondo del suo cuore un senso di incompletezza, di non conclusione, come se mancasse qualcosa per essere felici.
IL giovane che apostrofa Gesù è uno di noi, uno di questa maggioranza silenziosa, che prova a dar risposta a questa inquietudine. Gesù non lo deride, non gli dice che è presuntzione supporre di essere una brava persona, ma alza il tiro e gli dice che la risposta è Lui stesso, ma per seguirlo bisogna lasciare tutto, ma proprio tutto. questa scelta, prima o poi è per ognuno di noi, magari non nel senso letterale di scegliere una vita monastica, ma nel senso più sottile di quanto saremmo disposti a dare pur di conservare l'amicizia di Gesù.