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LITURGIA DELLE ORE mp3 e Vangelo del 18 agosto 2009

Inviato: dom ago 16, 2009 4:54 pm
da Dante Balbo
LITURGIA DELLE ORE da ascoltare mp3:

versione del giorno completa file .zip http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_08_18/lit_09_08_18.zip


Un'idea sul Vangelo del giorno
18 agosto 2009

Dal Vangelo secondo Matteo ( Mt 19,23-30 )


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».

Parola del Signore


Commento
I discepoli intuiscono perfettamente che il discorso di Gesù, per quanto espresso paradossalmente attraverso il paragone del cammello, riguarda tutti, tanto è vero che si pongono il problema di chi mai si potrà salvare.
Poi giustamente si chiedono, visto che loro lo hanno fatto, cosa sarà di quelli che hanno il coraggio di rinunciare a tutto per seguire Gesù.
Questi promette due cose, entrambe importantissime. Una riguarda il giudizio, cioè chiunque ha la libertà di lasciare tutto, conquista la capacità di giudizio, sul mondo , sulla storia, sulla economia della salvezza; la seconda invece ricorda ai discepoli che sono entrati in una logica diversa, quella della comunione, in cui lasciare le proprie cose, in realtà significa fruire liberamente delle cose di tutti coloro che sono entrati in questa logica.