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LITURGIA DELLE ORE mp3 e Vangelo del 20 agosto 2009

Inviato: dom ago 16, 2009 9:38 pm
da Dante Balbo
LITURGIA DELLE ORE da ascoltare mp3:

versione del giorno completa file .zip http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_08_20/lit_09_08_20.zip


Un'idea sul Vangelo del giorno
20 agosto 2009 (San Bernardo abate, memoria)

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 22, 1-14 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».


Commento
Una parabola, di fatto non troppo implicita, anzi, che raconta la storia di Israele e le vicissitudini dei rapporti fra Dio e il suo popolo, in cui si è ripetuta la stessa vicenda molte volte, diventando sempre più ostile, finché lo stesso suo figlio è stato uciso.
Potremmo stare tranquilli, allora, visto che è una faccenda fra Dio e Israele, noi siamo cristiani, abbiamo capito tutto, quindi, stiamo a posto.
Poi basta guardarci attorno, o meglio, dentro, per scoprire che questa realtà è la nostra storia, fatta di grandi slanci e rifiuti più o meno consapevoli, fino anche a crocifiggere Gesù, quando ci diventa insopportabile.