- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_09_05/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_09_05/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_09_05/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_09_05/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_09_05/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_09_05/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
05 settembre 2009
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6, 1-5 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Commento
Ancora una volta Gesù non si limita a riprendere dalla tradizione delle Scritture un esempio per dimostrare che anche la sacra legge del sabato ebraico, il giorno del riposo, in cui anche spigolare e sgranare le spighe è un lavoro, è sottomessa alle necessità dell'uomo e non viceversa, ma introduce un concetto che scandalizzerà ancora di più, quasi si divertisse a provocare i suoi ascoltatori, alzando il tiro e superandoli in provocazione. di fronte alla loro obiezione di non rispetto della legge, infatti, si innalza sopra la legge, stabilendo a chiare lettere che Lui, il figlio dell'uomo, è signore del sabato, cioè Dio. ma ci potrebbe essere un'altra lettura, più profonda di questo testo evangelico, cioè che Gesù afferma la propria dignità divina proprio in quanto umano, figlio dell'uomo, cioè in virtù della dignità umana, per cui è stato pensato anche il sabato. In altre parole è come se dicesse che Dio è contento quando la sua creatura pensa, perché è in questo che gli è simile, per cui ogni atto di pensiero intelligente è per sua natura un atto divino, quindi difficilmente contestabile da chi questi pensieri ha pensato per primo e non è certo geloso se qualcun altro li pensa, anzi....