- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_09_10/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_09_10/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_09_10/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_09_10/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_09_10/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_09_10/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
10 settembre 2009
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6, 27-38 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Commento
Il senso della gratuità, elemento essenziale in economia, è centrale anche nel resto della vita, perché una legge economica se è vera, è anche una legge morale, una legge relazionale e psicologica, quindi non può essere che vera anche nei rapporti fra Dio e il suo popolo o i suoi fedeli. Per questo la legge della gratuità comporta la ricompensa più grande, la traboccante misura della gratuità di Dio, perché comportarsi secondo la Sua legge, signiifica di fatto accettare la sua figliolanza, diventare famigliari di Dio, concittadini dei santi. Tuttavia Gesù ci ammonisce, perché potremmo avere di questa legge un'interpretazione riduttiva, mentre per Lui, gratuito fino alla morte di croce, questa legge è rispettata solo se integrale, radicale, senza compromessi. Difficile a realizzarsi, per questo la fede è un cammino, non una acquisizione data, così come non ci deve scoraggiare il fallimento, perché sempre dobbiamo essere pronti a rialzarci e riconoscere la realtà e la bontà della legge della gratuità.