- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_09_12/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_09_12/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_09_12/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_09_12/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_09_12/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_09_12/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
12 settembre 2009
Dal Vangelo secondo Luca 6, 43-49 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.
L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico?
Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene.
Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».
Commento
Una delle affermazioni più rilevanti del tempo antico e moderno, riguarda quello che Gesù comunica oggi ai suoi discepoli, continuando il discorso della montagna nella versione lucana. Che l'albero si veda dai frutti non è per nulla scontato, né nella filosofia antica, né nella pratica moderna. Il pregiudizio è un elemento essenziale della difficoltà di riconoscere la realtà, umana e divina. Noi pensiamo a dio e diciamo è così, oppure è cosà, in base al fatto che è Dio, ha certe caratteristiche, per cui necessariamente deve essere in questo modo. Ma questo è esattamente il contrario di quello che dice Gesù, perché dio è così, solo perché noi possiamo sapere che Gesù ha fatto questo o quello, è morto per noi, è risorto, ci ha amati fino alla fine. Invertire il nostro pensiero significa accogliere la realtà, non immaginarla, non prevederla, ma incontrarla.