- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_17/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_17/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_17/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_17/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_17/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_17/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
17 ottobre 2009 (sant'Ignazio di Antiochia, memoria )
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12, 8-12 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
Commento
Uno dei passi più discussi del Vangelo è questa affermazione di Gesù, circa la bestemmia contro lo Spirito Santo, imperdonabile. Diverse infatti sono le interpretazioni, non opposte ma complementari. Si può interpretare la bestemmia contro lo Spirito, come il rifiuto radicale della salvezza, imperdonabile perché ha a che fare con la libertà umana, oppure il non riconoscimento dell'amore fra il Padre e il Figlio, rifuggendo per esempio in una interpretazione morale o filosofica delle affermazioni di Gesù, ma la sostanza è comunque qualcosa sulla relazione fra i tre della Trinità, che possono essere accettati e accettabili solo insieme. Gli insulti contro il Figlio, in un certo senso, sono preventivati, raccolti nella passione stessa e nella croce, ma chi ha accolto lo Spirito Santo, cioè ha ricevuto la salvezza, se la rifiuta non può ovviamente essere perdonato. Una differente lettura di questo testo allude invece al problema dell'apostasia, cioè del fatto che i cristiani perseguitati potevano abiurare la fede cristiana per paura della morte o del martirio cruento. questo equivale a una bestemmia contro lo spirito, tanto è vero che Gesù subito dopo aver parlato di questo reato, fa riferimento ai tribunali e alla necessaria persecuzione dei suoi discepoli.