- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_24/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_24/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_24/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_24/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_24/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_24/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
24 ottobre 2009
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 13, 1-9 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
Commento
Misericordia è la parola chiave di questo Vangelo, nella quale è Gesù stesso il vignaiuolo che prega il Padre perché siamo risparmiati dalla sua ira anche quando non produciamo frutti. allo stesso modo la lettura della realtà, impone a Gesù di precisare che le disgrazie o la malvagità umana non sono opera di Dio, né punizioni per i nostri peccati, ma appunto eventi reali, che accadono nel quadro della libertà umana nella quale siamo e viviamo.