- Invitatorio: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_26/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_26/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_26/03_lodi.mp3
- Ora media: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_26/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_26/05_vespri.mp3
- Compieta: http://88.198.43.34/2/cati/liturgiaore/2009/09_10_26/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
ottobre 2009
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 13, 10-17 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta.
Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato».
Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?».
Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.
Commento
Sarebbe facile per noi metterci dalla parte della folla esultante, sia perché i capi sono stati messi al loro osto, sia perché sentiamo che il Signore è dalla nostra parte, ma il legalismo non è così facile da debellare e, conoscendo la cultura ebraica, non stupisce un ateggiamento come quello del capo della sinagoga.
Gesù però non è infastidito tanto dal fatto che gli sia stata ricordata una norma, ma che questa stessa norma magari per un bue o un asino non la mettiamo in pratica, ma per una persona invece diventa indispensabile.
Penso ad esempio a certe posizioni animaliste estreme, per cui si può considerare l'aborto umano un diritto, ma guai a danneggiare una foca monaca, mi perdonino le foche monache!
Del resto la donna curva è un simbolo evidente di quanto è in gioco, curva da diciotto anni, incapace di stare diritta, di guardare al di sopra della terra!