- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_12/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_12/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_12/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_12/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_12/05_vespri.mp3
- Compieta: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_12/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
12 novembre 2009 (san Giosafat, memoria )
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17, 20-25
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».
Commento
siamo vicini alla fine dell'anno liturgico e comincia qui il grande intreccio fra le diverse presenze di Gesù, conseguentemente, fra i diversi giudizi.
Infatti il regno di Dio è presente fra i suoi contemporanei perché Gesù è il regno di Dio, ma nello stesso tempo Gesù si preoccupa di pensare al suo ritorno e a quella che si chiama Parusia, cioè l'ultimo avvento quello definitivo. Allo stesso modo torna a parlare di sé e della sua passione, perché il compimento del Regno di Dio è nella sua morte e resurrezione.
In questo sta la nostra esperienza cristiana,, in equilibrio costante fra il compiuto e il compimento, il già avvenuto e il non ancora, in altre parole qui si comincia ad anticipare l'Avvento, il periodo liturgico dedicato proprio a questo straordinario equilibrio di tensione.