- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_14/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_14/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_14/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_14/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_14/05_vespri.mp3
- Compieta: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_14/06_compieta.mp3
versione del giorno completa file .zip http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_14/lit_09_11_14.zip
Un'idea sul Vangelo del giorno
14 nnovembre 2009
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 18, 1-8 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Commento
Se la questione di ieri era inquietante, forse per il suo riferimento per noi macabro, quella di oggi, che conclude il Vangelo proposto dalla Chiesa è in effetti inquietante e non per le sue conseguenze cosmiche, generali, ma perché i protagonisti siamo noi, ciascuno di noi. Al suo ritorno Gesù troverà fede, la nostra fede, non quella generica di qualcuno di indefinito o di un gruppo. Noi preghiamo perché siamo benedetti dalla pace di Gesù, durante la Santa Messa, chiedendo a Dio Padre di guardare alla fede della Chiesa, che non potrà mai venir meno, perché lo ha detto Lui, gli inferi non prevarranno mai su di essa, ma la fede a cui si riferisce è la nostra, individuale, cioè Gesù ci chiede se saremo capaci di essere perseveranti fino alla fine e per questo ci ha anche insegnato il Padre Nostro, perché potessimo continuare a ricordarci che la meta è il suo Regno, la sua Volontà e possiamo essere mantenuti in questa fedeltà, "non lasciare che cadiamo nella tentazione", ma "liberaci dal maligno", l'unico che può strapparci dall'amore di Dio, se lo accogliamo nella nostra storia.