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- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_17/02_ufficioletture.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
17 novembre 2009 (santa Elisabetta d’ungheria, memoria)
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 19, 1-10 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Commento
Zaccheo, un mafioso, si direbbe oggi, un uomo che pagava le tasse ai romani, salvo riscuoterle con notevoli interessi dagli Israeliti, tanto da poter dare metà dei suoi beni ai poveri e restituire 4 volte tanto a coloro che aveva frodato, un uomo decisamente scomodo, sicuramente una pessima pubblicità per un Messia liberatore dal giogo dell’oppressore romano, si mette in gioco e si arramiica su un sicomoro, un albero appiccicoso e che lo rende ancora più ridicolo. Eppure è questo uomo che tocca il cuore di Gesù, tanto da fargli alzare il capo, chiamarlo per nome e invitarsi a casa sua. Gesù condanna la ricchezza quando è strumento di perdizione, ma non si lascia condizionare da essa, perché è pur sempre un mezzo, non un fine. Sotto il lusso sfrenato c’è un uomo capace di mettersi in discussione, incurante del ridicolo, pronto a cambiare vita, tanto che senza ombra di dubbio Gesù proclama che per tutta la sua casa, (si intende la famiglia), è venuta la salvezza.