LITURGIA DELLE ORE mp3 e Vangelo del 18 novembre 2009

Liturgia delle ore da scaricare in mp3 + un pensiero sul vangelo del giorno a cura di Dante Balbo, diacono, psicologo e psicoterapeuta, operatore di Caritas Ticino e coautore della rubrica televisiva "Il vangelo in casa" della trasmissione Caritas Insieme

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LITURGIA DELLE ORE mp3 e Vangelo del 18 novembre 2009

Messaggioda Dante Balbo » mar nov 17, 2009 8:05 am

LITURGIA DELLE ORE da ascoltare mp3:

versione del giorno completa file .zip http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_11_18/lit_09_11_18.zip


Un'idea sul Vangelo del giorno
18 novembre 2009

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 19, 11-28 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)

In quel tempo, Gesù disse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all’altro.

Disse dunque: «Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò
loro dieci monete d’oro, dicendo: “Fatele fruttare fino al mio ritorno”. Ma i suoi cittadini lo odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire:
“Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi”. Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornò e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato
il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato.
Si presentò il primo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate dieci”. Gli disse: “Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco,
ricevi il potere sopra dieci città”.
Poi si presentò il secondo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate cinque”. Anche a questo disse: “Tu pure sarai a capo di cinque città”.

Venne poi anche un altro e disse: “Signore, ecco la tua moneta d’oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo:
prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminato”. Gli rispose: “Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi
che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro
a una banca? Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi”. Disse poi ai presenti: “Toglietegli la moneta d’oro e datela a colui che ne ha dieci”.
Gli risposero: “Signore, ne ha già dieci!”. “Io vi dico: A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici,
che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me”».
Dette queste cose, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme.


Commento
questa è una versione diversa della più famosa parabola dei talenti, interessante soprattutto per la colorazione politica. Gesù infatti sta avvicinandosi alla fine del suo viaggio verso Gerusalemme, quindi i suoi discepoli e anche i suoi nemici sono attenti a quello che farà e alla sua eventuale presa di potere, in qualità di Messia. Gesù riprende il tema del rapporto fra beneficio e investimento, dove inevitabilmente chi investe guadagna, chi non investe, sapendo oltretutto che l'investimento è il criterio di giudizio, viene seveeramente punito. da notare che le monete sono state affidate, ma a chi ha investito sono state lasciate, oltre al sovrappiù del governo di tante città quante ne hanno guadagnate. In secondo luogo Gesù porta fino in fondo la parabola del re, manifestando anche il suo potere assoluto di vita e di morte, pretendendo che i suoi nemici vengano uccisi davanti a lui. questo a beneficio di coloro che scambiano la mitezza e l'umiltà per debolezza e scarsa determinazione.
D.G.B.

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