- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_12_22/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_12_22/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_12_22/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_12_22/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2009/09_12_22/05_vespri.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
22 dicembre 2009
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1, 46-55 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Commento
L'esultanza cresce in questo ultimo scorcio di avvento, proponendoci un grande inno, quello detto del Magnificat, dalla prima parola latina che lo compone, un inno straordinario perché raccoglie in sé tutta la grande promessa di Dio che attraversa le Scritture, tutta la misericordia che ha benedetto infinite volte le madri che si credevano sterili. Maria portava in sé la tristezza di Israele, la sposa sterile che non partoriva il Messia, che lo aspettava da generazioni, per questo in lei la gioia è ancora più grande. Qualche esegeta dice che la offerta di Maria della sua fecondità, con la promessa di verginità, un paradosso nella cultura ebraica, fu in qualche modo un segno ulteriore che era la prescelta, perché pur che nascesse il Messia era disposta lei stessa a rinunciare a questo privilegio.
Non vi è traccia di questo nei vangeli, ma non è estraneo alla logica che sempre il Signore segue nella storia della salvezza, innalzare gli umili, fare della debolezza la potenza della sua grazia.