LITURGIA DELLE ORE mp3 e Vangelo del 29.01.10
Inviato: ven gen 29, 2010 1:25 pm
LITURGIA DELLE ORE da ascoltare mp3:
versione del giorno completa file .zip http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_01_30/lit_10_01_30.zip
Un'idea sul Vangelo del giorno
30 gennaio 2010
Dal Vangelo secondo marco (Mc 4, 35-41 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
Commento
nella vicenda di Gesù e dei suoi discepoli si fondono in modo straordinario, senza alcuna soluzione di continuità l'ordinario e il sovrannaturale, la storia e il mistero. In Gesù stesso, che con un accenno viene tratteggiato come un uomo sfinito, preso sulla barca così come era, così stanco che nemmeno la tempesta lo sveglia. Allo stesso tempo è il Signore, colui che comanda alla tempesta, che riconosce in essa una dimensione soprannaturale, tanto è vero che le comanda di tacere, come ai demoni. È dunque comprensibile lo stupore dei suoi, che si domandano chi sia quest'uomo, che hanno visto un attimo prima così fragile che quasi lo hanno dovuto portare di peso a poppa della barca per farlo riposare, mentre ora è il dominatore degli elementi che ricorda i versi dei salmi, quando si descrive la potenza e l'opera del Dio Altissimo.
questa mescolanza continua nella storia, nell'esperienza dei credenti, così che la loro vita è ordinaria, fatta delle cose di tutti i giorni, degli affanni e delle gioie, ma nello stesso tempo in essa brilla la luce di una presenza divina, che, più ancora degli eventi planetari, è visibile nei dettagli e nelle piccole cose.
- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_01_30/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_01_30/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_01_30/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_01_30/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_01_30/05_vespri.mp3
- Compieta: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_01_30/06_compieta.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
30 gennaio 2010
Dal Vangelo secondo marco (Mc 4, 35-41 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
Commento
nella vicenda di Gesù e dei suoi discepoli si fondono in modo straordinario, senza alcuna soluzione di continuità l'ordinario e il sovrannaturale, la storia e il mistero. In Gesù stesso, che con un accenno viene tratteggiato come un uomo sfinito, preso sulla barca così come era, così stanco che nemmeno la tempesta lo sveglia. Allo stesso tempo è il Signore, colui che comanda alla tempesta, che riconosce in essa una dimensione soprannaturale, tanto è vero che le comanda di tacere, come ai demoni. È dunque comprensibile lo stupore dei suoi, che si domandano chi sia quest'uomo, che hanno visto un attimo prima così fragile che quasi lo hanno dovuto portare di peso a poppa della barca per farlo riposare, mentre ora è il dominatore degli elementi che ricorda i versi dei salmi, quando si descrive la potenza e l'opera del Dio Altissimo.
questa mescolanza continua nella storia, nell'esperienza dei credenti, così che la loro vita è ordinaria, fatta delle cose di tutti i giorni, degli affanni e delle gioie, ma nello stesso tempo in essa brilla la luce di una presenza divina, che, più ancora degli eventi planetari, è visibile nei dettagli e nelle piccole cose.