- Invitatorio: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_02_18/01_invitatorio.mp3
- Ufficio delle letture: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_02_18/02_ufficioletture.mp3
- Lodi: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_02_18/03_lodi.mp3
- Ora media: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_02_18/04_oramedia.mp3
- Vespri: http://cativideo.dyndns.org/cati/liturgiaore/2010/10_02_18/05_vespri.mp3
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Un'idea sul Vangelo del giorno
18 febbraio 2010
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 9, 22-25 )
(le letture evangeliche sono tratte dal sito http://www.lachiesa.it/liturgia)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».
Commento
Siamo al capitolo nono, il capitolo della svolta, in cui Gesù, dopo che è stato riconosciuto come Messia da Pietro, a Cesarea di Filippo, dice il vangelo, si diresse risolutamente verso Gerusalemme.
Il vangelo di Luca è un viaggio, dai confini d’Israele a Gerusalemme, così come gli Atti degli apostoli, saranno un viaggio da Gerusalemme a roma.
Gesù non si nasconde più, non nega la sua missione, ma manifestandola svela anche la sua natura, riconoscendosi nel Servo del Signore, il misterioso personaggio incluso nei rotoli del profeta Isaia, con i quattro carmi a lui dedicati, un servo sofferente, che pagherà per tutto il popolo, si addosserà i suoi peccati, prenderà su di sé il castigo che fdoveva cadere su di noi. Con un riferimento oscuro parla poi a tutti, facendo riferimento alla croce che ognuno deve portare ogni giorno, per salvare la sua vita. Ci sono due letture, una come interpretazione della comunità, che quindi sapeva cosa significasse croce alla luce della passione di Gesù e quindi in qualche modo suggerisce una unione alla sua passione, da parte dei credenti, l’altra suggestiva, che indica la croce come un simbolo universale di umanità, perché in tutto l’oriente la croce rappresenta un uomo in piedi stilizzato. Questo significherebbe che Gesù ancora una volta coerente con il proprio pensiero laico ed umano, inviterebbe le persone ad assumere in pienezza se stessi, senza compromessi, aderenti alla realtà che li incontra, al presente che li interpella, in una logica di dono.